217 research outputs found

    Il rilievo del colore per il restauro delle superfici architettoniche

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    Le questioni di conservazione delle superfici architettoniche affrontate sul piano storico-tecnico rimandano ad importanti temi della teoria del restauro ed al suo rapporto con la scienza della conservazione. Nella conservazione delle superfici e dei materiali dell’architettura, assumono particolare importanza la ricerca storica, le indagini preliminari e la conoscenza delle tecniche e dei materiali costitutivi. Il rilievo e le indagini strumentali possono svolgere un ruolo sostanziale all’interno del progetto conservativo per la conoscenza dei materiali, per la redazione del progetto e per il controllo e il collaudo degli interventi di restauro. In questo contributo vengono illustrati alcuni progetti di restauro riguardanti il Colosseo di Roma, la chiesa di San Carlo a Noto ed il centro storico di Ceglie Messapica.From a historical-technical point of view the issue of architectural surfaces conservation refers to restoration theory and its connection with the science of conservation. Historic research, preliminary investigations, materials and building techniques knowledge become important for architectural surfaces and materials preservation. Survey and instrumental investigations can play a substantial role within the conservation project for the materials knowledge, the design development and the restoration works control and testing. Restoration projects about Colosseum in Rome, San Carlo Church in Noto and Ceglie Messapica historic center are now proposed

    Historic Centers Restoration and Ancient Buildings Energetic Efficiency Improvement

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    The historical center is a part of the city with specific environmental, architectural and historical values, which emerges from the urban fabric structural continuity. This complex reality requires a comprehensive understanding to determinate the most proper ways to carry out functional transformations and system adaptations, with respect to historical buildings values. Each building must obtain those proper improvements and functional adjustments, also in terms of technology and energetic efficiency. The achievements of a complex interdisciplinary research project on Ceglie Messapica historical center (BR, Italy) are explained. They lead to guidelines for mulation for the historical buildings’ critical conservative restoration

    Innovative technologies for restoration in Pompeii. The 3D morphometric survey in via dell’Abbondanza

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    The project had as primary objectives the safeguarding of architectural remains and the experimentation with restoration methodologies and materials. The restoration works addressed a number of facades along the stretch of the Decumanus Maximus known today as via dell'Abbondanza. After the collection of numerous notes from previous archaeological investigations and from visual inspections about architectural morphology, materials and state of conservation, surveys of ancient facades were carried out and measurement data were collected. The survey by means of 3D laser scanner of the varied and complex architectures have been characterized by an attempt to focus efforts on contributing representational knowledge of the existing site elements

    Frozen in the Ashes

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    Fossil footprints are very useful palaeontological tools. Their features can help to identify their makers and also to infer biological as well as behavioural information. Nearly all the hominin tracks discovered so far are attributed to species of the genus Homo. The only exception is represented by the trackways found in the late 1970s at Laetoli, which are thought to have been made by three Australopithecus afarensis individuals about 3.66 million years ago. We have unearthed and described the footprints of two more individuals at Laetoli, who were moving on the same surface, in the same direction, and probably in the same timespan as the three found in the 1970s, apparently all belonging to a single herd of bipedal hominins walking from south to north. The estimated stature of one of the new individuals (about 1.65 m) exceeds those previously published for Au. afarensis. This evidence supports the existence of marked morphological variation within the species. Considering the bipedal footprints found at Laetoli as a whole, we can hypothesize that the tallest individual may have been the dominant male, the others smaller females and juveniles. Thus, considerable differences may have existed between sexes in these human ancestors, similar to modern gorillas

    Il consolidamento degli apparati decorativi mediante dispositivi a memoria di forma: il progetto di ricerca sui dipinti murali di via dell’Abbondanza a Pompei

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    Il progetto di ricerca, iniziato durante il cantiere di restauro, recentemente concluso, ha riguardato gli interventi di consolidamento, conservazione e restauro su alcune facciate delle antiche botteghe di via dell'Abbondanza (Regio IX, Insulae 7 e 11) nel sito archeolo-gico di Pompei. Questi fronti sono caratterizzati da alcuni dei dipinti murali più importanti e le iscrizioni elettorali. Il progetto denominato “Da Asellina a Verecundus: ricerca, restauro e monitoraggio sulle pitture di alcune celebri botteghe di via dell'Abbondanza a Pompei (Regio IX, Insulae 7 e 11)” nato dalla collaborazione fra la Soprintendenza Ar-cheologica di Pompei, la Facoltà di Architettura Valle Giulia dell’Università di Roma La Sapienza, la Facoltà di Architettura e il Centro DIAPReM dell’Università di Ferrara e la II Facoltà di Ingegneria (sede di Forlì) dell’Università di Bologna, con l’obiettivo della salva-guardia di alcune strutture architettoniche e degli apparati pittorici e decorativi fra i più importanti di tutta la città. L’intervento di restauro, in particolare, ha riguardato alcune botteghe poste sul braccio del decumano massimo compreso fra il Foro e Porta Sarno. Tali facciate, riportate alla luce durante gli scavi condotti nel 1912 da Vittorio Spinazzola, appartengono all’officina coactiliaria (Regio IX, VII, 7-5); ad una casa privata (Regio IX, VII, 3); all’officina infectoria (Regio IX, VII, 2); all’officina coactiliaria (Regio IX, VII,1); al compitum (Regio IX, XI, 1); al thermopolium di Asellina, rivendita di bevande calde (Regio IX, XI, 2). Una sezione del progetto di ricerca ha riguardato la sperimentazione di nuovi dispositivi tecnologici finalizzati al restauro di pitture murali e basati su leghe a memoria di forma (SMA) per risolvere i problemi di consolidamento altrimenti risolto per mezzo di non-reversibile o invadente metodologie. Una delle applicazioni innovative di questi dispositivi riguarda il movimento delle lastre in policarbonato in grado di proteggere le pit-ture murali. Il particolare contesto del progetto di ricerca è collocato sul confine tra l'area scavata e l'area ancora sepolta, così, è stato particolarmente interessante mettere a fuoco le ricerche sul consolidamento delle decorazioni e pitture murali, anche attraverso lo studio delle interventi di Vittorio Spinazzola durante i lavori di scavo, all'inizio del XX secolo

    What is Climate-Smart Forestry? A definition from a multinational collaborative process focused on mountain regions of Europe

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    Climate-Smart Forestry (CSF) is an emerging branch of sustainable forest management that aims to manage forests in response to climate change. Specific CSF strategies are viewed as a way forward for developing suitable management responses and enhancing the provision of ecosystem services. However, there is currently a lack of comprehensive and cohesive assessment to implement CSF. This paper describes the step-by-step process that developed a comprehensive and shared definition of CSF, and the process for selecting indicators that assess the “climate-smartness” of forest management. Adaptation, mitigation and social dimensions are the core focus of the CSF definition, which recognises the need to integrate and avoid development of these aspects in isolation. An iterative participatory process was used with a range of experts in forest-related fields from the CLIMO project, this was subsequently supported by a network analysis to identify sustainable forest management indicators important to CSF. The definition developed here, is an important first step in to promote CSF that will aid practice in the forestry sector. It can be used as a template across Europe, tailored to local contexts. Further work communicating CSF to practitioners and policy-makers will create a CSF practice and culture that will help to safeguard future forest economies and communities

    Applicazione delle metodologie strumentali per il rilievo e la conservazione dei beni architettonici e archeologici

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    Cura e redazione all'nterno dell'articolo "Rilievo manuale e strumentale" di S. A. Curuni di n. 7 schede riguardanti l’applicazione delle metodologie strumentali per il rilievo e la conservazione dei beni architettonici e archeologici. Nelle schede vengono presentati casi esemplificati riguardanti il sito di Pompei, il Battistero Neoniano di Ravenna e altri edifici monumentali

    Tra Razionalismo ed Art DĂ©co. La chiesa di Sant'Antonio a Predappio

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    el volume vengono illustrati i risultati della ricerca sulla chiesa di Sant'Antonio a Predappio di Cesare Bazzani che vinse il concorso per la progettazione del 1926. I lavori iniziarono nel 1931 e terminarono nel 1934. Dalla ricerca archivistica condotta presso gli Archivi di Stato di Forlì, Terni e Roma è stato possibile studiare i disegni originali, gli elaborati grafici esecutivi anche in scala dal vero, le relazioni tecniche, il capitolato speciale d’appalto, i calcoli statici delle strutture, gli stati di avanzamento e lo stato finale dei lavori, i certificati di pagamento, le relazioni di collaudo, i registri di contabilità ed i libretti delle misure. Le fonti testimoniano la corrispondenza tra l’Ufficio del Genio Civile di Forlì ed il Ministero dei Lavori Pubblici per la richiesta e l’approvazione dell’acquisto dei materiali, della scelta delle ditte e delle imprese artigianali e per la risoluzione di specifiche problematiche. Molte le novità scaturite dallo studio dei documenti custoditi negli Archivi di Stato di Forlì, Terni e Roma e nell’Archivio Storico Diocesano che fanno luce su un monumento importante della Diocesi, attualmente in restauro, voluto fortemente dalla comunità locale di Dovia, prima ancora del progetto di edificazione di Predappio Nuova

    Presentazione

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    Da Asellina a Verecundus: ricerca, restauro e monitoraggio sulle pitture di alcune celebri botteghe di via dell’Abbondanza a Pompei (Regio IX, Insulae 7 e 11).

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    Dal 2004 al 2007 è progettista, direttore dei lavori e responsabile scientifico per la Facoltà di Architettura Valle Giulia (Sapienza Università di Roma) ed il centro DIAPReM (Dipartimento di Architettura dell’Università di Ferrara) del cantiere di restauro e di ricerca dal titolo: “Da Asellina a Verecundus: ricerca, restauro e monitoraggio sulle pitture di alcune celebri botteghe di via dell’Abbondanza a Pompei (Regio IX, Insulae 7 e 11). Indagini e campagna di sperimentazione sui materiali, sulle metodologie d’intervento e protezione”. Il progetto di ricerca riguarda le indagini, gli studi ed i restauri delle pitture murali di alcuni termopoli. Il cantiere di sperimentazione, formazione e restauro viene attivato grazie alla collaborazione fra la Soprintendenza di Pompei, il centro DIAPReM del Dipartimento di Architettura dell’Università di Ferrara, la Facoltà di Architettura Valle Giulia dell’Università di Roma "La Sapienza" ed alla sponsorizzazione di aziende private e di una fondazione americana. Queste pitture murali, che comprendono anche varie scritte elettorali, si trovano lungo via dell'Abbondanza e sono tra le più importanti e rappresentative di Pompei. I fronti interessati dagli interventi riguardano l’officina coactiliaria, l’officina infectoria e il Thermopoliom di Asellina. Fin dal 2003 le facciate di via dell’Abbondanza comprese fra la bottega di Verecundus e il thermopolio di Asellina, sono state oggetto di stage didattici che, sotto la guida della Soprintendenza Archeologica, sono stati promossi dalla Facoltà di Architettura Biagio Rossetti dell’Università degli Studi di Ferrara, dalla Facoltà di Architettura Valle Giulia e dalla Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio dell’Università di Roma "La Sapienza". Nel progetto di restauro, redatto dal DIAPReM ed approvato dal Soprintendente prof. Dr. P.G. Guzzo, sono coinvolti per la Soprintendenza Archeologica di Pompei il dr. A. d’Ambrosio, il dr. E. De Carolis ed il rest. S. Vanacore, il centro DIAPReM (prof. C. Alessandri, prof. M. Balzani), il prof. S.A. Curuni della Facoltà di Architettura Valle Giulia e il prof. L. Seccia della II Facoltà di Ingegneria dell’Università di Bologna (sede di Forlì). Nella realizzazione dei restauri, finanziati dalle aziende Fassa Bortolo ed Heres di Treviso e dalla Kacyra Family Foundation, sono coinvolti il laboratorio di restauro della Soprintendenza Archeologica di Pompei e la società di restauro Triade di Napoli
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